Lavorare o fare la mamma?

È veramente difficile fare la mamma e lavorare in questo paese. Le mamme che non possono permettersi di pagare una baby sitter o che non hanno l’aiuto dei nonni sono COSTRETTE a lasciare il lavoro. Il lavoro part time è un miraggio e gli orari delle scuole sono incompatibili con quelli di una mamma che lavora a tempo pieno. Come fa una mamma che lavora a tempo pieno ad andare a prendere il figlio che esce da scuola alle 15.30? Alcune volte anche alle 12.30. Come fa una mamma, soprattutto se è single, a fare i turni, iniziare a lavorare alle sei del mattino, finire di lavorare alla sera tardi, lavorare di notte? I bambini con chi stanno??? Una mamma non può farlo. L’Italia è un paese dove i bambini sono cresciuti dai nonni, ma per chi ha la fortuna di averli. Ci pensano loro a prenderli a scuola, a portarli a fare sport, ad aiutarli con i compiti. Una mamma che non ha i genitori che vivono vicino, oppure che sono anziani, come fa a gestire gli impegni dei figli? Alla fine è COSTRETTA dallo stato a lasciare il lavoro. Non ci sono agevolazioni o aiuti per noi mamme. Lo stato dovrebbe incentivare le aziende ad assumere part time. Invece succede l’incontrario... Lo stato dovrebbe anche creare delle strutture in grado di accogliere i bambini ma che non costino un’enormità (gli asili nido della mia città costano circa 700€ al mese). La donna è costretta a scegliere se fare la mamma o se lavorare. E una mamma single? Come fa a non lavorare? Io sono mamma, sono single. Faccio la colf. L’unico lavoro che mi permette di conciliare gli orari con quelli di mia figlia. Faccio la colf, anche se sono in grado di fare di meglio. Ma non ho l’aiuto di nessuno, lo stato in primis. Questo è il ritratto del nostro paese: un paese di vecchi, dove non si fanno più figli, un paese sempre più povero, e un paese dove i lavori umili non sono più fatti da extracomunitari, ma da italiani e italiane, diplomati e laureati. Viva l’Italia. 

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