Ringraziamo Stefania del blog I miei sogni tra le pagine per la sua bella recensione!
Tutte le recensioni le trovate QUI.
Cara amica, non sei disoccupata, sei solo DIVERSAMENTE OCCUPATA. Ma non preoccuparti, c’è sempre un lavoro che aspetta proprio te: la colf. Del resto chi di noi non ha mai pensato almeno una volta: “Se proprio non trovo lavoro vado a fare i mestieri”. Noi due lo abbiamo fatto per davvero. Il risultato è questo esilarante libro con suggerimenti, idee e consigli al fulmicotone. Un susseguirsi di tragicomici capitoli simili ad una sit-com, eppure così straordinariamente veri.
Smacchiare le macchie
Oggi vi darò alcuni consigli su come togliere alcune macchie
dai vestiti. Il risultato finale dipenderà anche dal tipo di tessuto o da
quanto tempo si sia macchiato (bisogna intervenire il prima possibile, per
evitare che la macchia penetri nelle fibre), ma vi assicuro che ho testato
queste soluzioni personalmente, sulla maglietta preferita del mio ex, e con me
hanno funzionato.
Nel periodo in cui io e il mio ex vivevamo sotto lo stesso
tetto, ma da separati in casa, ho preso la sua maglietta preferita e l’ho
riempita di macchie (non vi dico che soddisfazione!!!). Se le macchie non
fossero venute via, ovviamente gliel’avrei restituita ehehehe (ghigno malefico),
ma siccome sono riuscita a pulire la sua maglietta prediletta, ho deciso di
regalarla alla Caritas... (Sono un mostro, lo so...)
Ecco cosa dovete fare, prima di procedere con il normale
lavaggio:
1- macchie di unto: utilizzate lo sgrassatore per eccellenza, e cioè, il detersivo per i piatti! Mettete un paio di gocce sulla macchia e poi sciacquate subito, per non rischiare di stingere il colore.
2- macchie di coca-cola: pulitele subito ma con acqua
fredda, l’acqua calda la fisserà nel tessuto!
3- macchie di ruggine: metteteci sopra del sale, limone e
fatela asciugare al sole.
4- macchie di erba: tamponate la macchia con aceto bianco e
lasciate agire per un’oretta.
5- macchie di caffè: strofinate con acqua gassata oppure con
dell’aceto che lascerete in posa un’ora.
6- macchie di cioccolato: in mezzo bicchiere di acqua
aggiungete un cucchiaio di aceto bianco e tamponate la macchia.
7- gomma da masticare: induritela con del ghiaccio, così si
staccherà più facilmente.
8- macchie di rossetto sul colletto della camicia dei vostri
mariti: le mogli stanno attente, quindi se non le avete fatte voi, inutile che
vi spieghi come si tolgono...
Ghiaccioli alla Nutella
La Nutella è stata inventata, ne sono sicura, per farci cadere sempre in
tentazione e farci ingrassare (e vabbè, chissene...). È buona col pane, col grissino, da mangiare a cucchiaiate o
infilando il dito direttamente nel vasetto. È un ottimo ingrediente per fare
dolci, torte e tutte quelle cose che sono superipermegacaloriche, ma che fanno
tanto bene allo spirito.
E che ne dite di provare a fare i ghiaccioli alla Nutella?
Niente male con questo caldo, vero? Ricetta velocissima e golosissima. Ecco come fare:
½ litro di latte
200g circa di Nutella
Mettete la Nutella in un recipiente, aggiungete il latte
poco a poco e mischiate fino a quando la crema non sarà omogenea. Versate nelle
formine dei ghiaccioli e attendete 4 ore circa (lo so, l'attesa è la parte più difficile). Ma poi... da leccarsi i baffi!
Io li ho già assaggiati (uno chef assaggia sempre le sue creazioni), ve li consiglio di gusto!
Due nuove recensioni!
Siamo molto felici di aver ricevuto altre due recensioni positive! Grazie a Muriomu di Café Littéraire da: Muriomu e a Miriam di Le passioni di Brully.
Tutte le recensioni le trovate QUI.
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Tagliato e cucito
Oggi, da vera colf multi-multitasking, mi sono fatta le tende oscuranti. Da sola eh! Andata ad acquistare stoffa, tagliata, cucita e indossata.
Cosa sono le tende oscuranti?
Sono quelle tende che bisogna avere per evitare che, specialmente d'estate, il sole si intrufoli in casa tua senza permesso, alle 4.13, ancora prima dei testimoni di Geova (che perlomeno non fanno luce).
Voi cosa avete all'esterno delle finestre? Le tapparelle? Gli antoni?
Io le persiane c'ho, quelle maledette! Ma chi le ha chiamate?
Entra un sacco di luce e io devo avere buio totalissimo per dormire. E naturalmente quando piove l'acqua filtra dalle alette e sporca i vetri...
UFFAAAAAAA
Perché continuano a produrle????
Ma soprattutto, perché gli architetti sono tutti uomini?
Che una architetta donna maiiiiiiiii piùùùùùùùù le avrebbe messe, dato che lei SA che dopo ci si deve scassare l'anima a pulire TUTTE le alette una alla volta... ma un uomo, quando mai pensa a queste cose? Anzi, quando mai pensa? Anzi, quando mai?
Ri-uffa uffa uffa uffa e fuffa.
Io gli architetti (uomini) li odio, perché ti fanno delle cose in casa tua che, sono sicurissimissimissima, a casa loro con lo stracavolo che le loro mogli gliele lasciano fare. Ve possino...
Comunque io oggi ho trovato la mia piccola personale vendetta contro l'oligarchia architettonica. E mi son fatta le tende. E le ho attaccate alle persiane, che ora finalmente sono tutte chiuse, per cui da ora le chiamo talebane anzichè persiane... (che hai tu per serramento: le tapparelle, gli antoni, le persiane? Io ho le talebane! applausi... che pirla che sono).
Non male, vero?
E poi uè... buio pesto! Urrà per me.
E mentre io lavoravo, la mia compagna di merende, l'altra colf anarchica, che faceva?
Si tosava i peli delle gambe!
Che son solo 4 mesi che li lascia crescere incolti...Ossignur!!
Vi allego le foto.
Delle mie tende eh, mica dei suoi peli (magari quelle ve le manda lei dopo, per togliervi l'appetito).
Stay tuned.
Cosa sono le tende oscuranti?
Sono quelle tende che bisogna avere per evitare che, specialmente d'estate, il sole si intrufoli in casa tua senza permesso, alle 4.13, ancora prima dei testimoni di Geova (che perlomeno non fanno luce).
Voi cosa avete all'esterno delle finestre? Le tapparelle? Gli antoni?
Io le persiane c'ho, quelle maledette! Ma chi le ha chiamate?
Entra un sacco di luce e io devo avere buio totalissimo per dormire. E naturalmente quando piove l'acqua filtra dalle alette e sporca i vetri...
UFFAAAAAAA
Perché continuano a produrle????
Ma soprattutto, perché gli architetti sono tutti uomini?
Che una architetta donna maiiiiiiiii piùùùùùùùù le avrebbe messe, dato che lei SA che dopo ci si deve scassare l'anima a pulire TUTTE le alette una alla volta... ma un uomo, quando mai pensa a queste cose? Anzi, quando mai pensa? Anzi, quando mai?
Ri-uffa uffa uffa uffa e fuffa.
Io gli architetti (uomini) li odio, perché ti fanno delle cose in casa tua che, sono sicurissimissimissima, a casa loro con lo stracavolo che le loro mogli gliele lasciano fare. Ve possino...
Comunque io oggi ho trovato la mia piccola personale vendetta contro l'oligarchia architettonica. E mi son fatta le tende. E le ho attaccate alle persiane, che ora finalmente sono tutte chiuse, per cui da ora le chiamo talebane anzichè persiane... (che hai tu per serramento: le tapparelle, gli antoni, le persiane? Io ho le talebane! applausi... che pirla che sono).
Non male, vero?
E poi uè... buio pesto! Urrà per me.
E mentre io lavoravo, la mia compagna di merende, l'altra colf anarchica, che faceva?
Si tosava i peli delle gambe!
Che son solo 4 mesi che li lascia crescere incolti...Ossignur!!
Vi allego le foto.
Delle mie tende eh, mica dei suoi peli (magari quelle ve le manda lei dopo, per togliervi l'appetito).
Stay tuned.
Resta di stucco, è un barbatrucco!
È matematico. Quando abbiamo le mani occupate con 25 borse
della spesa, con il bimbo tenuto sotto un braccio, con il cane sotto l’altro braccio e l'ombrello aperto tenuto tra i denti, la chiave che ci occorre è
sempre l’ultima che troviamo. Quando abbiamo le mani libere, invece, la
azzecchiamo al primo colpo...
Come fare, quindi, per distinguere le chiavi subito nel mazzo, per evitare di farci un mazzo? Semplicemente con questo barbatrucco: basta dipingerle con lo smalto per unghie!
Come fare, quindi, per distinguere le chiavi subito nel mazzo, per evitare di farci un mazzo? Semplicemente con questo barbatrucco: basta dipingerle con lo smalto per unghie!
WC nel mondo
Eh già, i bagni! Quanti ne ho visti nella mia carriera
colfistica. Non si conosce mai una persona fino in fondo almeno fino a quando non si
entra nel suo bagno e ogni bagno ha una sua storia da raccontare. Il bagno è il
posto dove meditiamo, dove pensiamo alla giornata appena trascorsa, dove ci
prepariamo per uscire, dove ci rilassiamo e dove possiamo tranquillamente
essere noi stessi. Il bagno è il primo posto dove, normalmente, andiamo appena
rientrati a casa e spesso lo facciamo prima ancora di salutare il marito o la
moglie perché, ammettiamolo, quando scappa, scappa, e non si guarda in faccia a
nessuno.
Degli incontri ravvicinati che ho avuto con i bagni durante
la mia carriera potrei scrivere pagine e pagine, ma oggi mi dedicherò ad alcuni
bagni che ho trovato su internet e che non ho ancora avuto la fortuna di vedere
personalmente.
Il primo è quello per i più romantici: il bicesso, per
tenersi per mano anche quando si fa plin plin. Cosa c’è di più romantico di
guardare negli occhi il proprio partner che ci recita poemi d’amore, con il
sottofondo musicale delle nostre o le sue attività intestinali?
Per le coppie innamorate un po’ più timide delle precedenti,
questo bicesso consente di tenersi per mano ma senza rinunciare completamente alla
privacy.
Per le persone che si sentono superiori, le tipiche persone con
la puzza sotto il naso (e in questo caso la puzza sotto il naso non è solo un
modo di dire), questo fantastico bagno trono.
Questo qui sotto è un bagno di nicchia... solo per gli
appassionati di Red Bull, perché senza ali non si può utilizzare.
L’ingegnero di famiglia vi creerà questo bagno, facendovi
pagare una cifra ridotta per la sua creazione, ma non perché siete di famiglia,
ma perché risparmierete sul materiale della porta.
Per le persone dotate di super poteri, in particolare elasticgirl e elasticman, questo sotto.
E per finire, la trilogia delle porte inutili, per le
persone esibizioniste senza dare troppo nell’occhio.
Beh, tutto questo parlare di bagni mi ha fatto, ehm... come
dire... uno strano effetto, quindi concludo qui, e di corsa...
Quel gran genio del mio ex-marito.
La mia piccola principessa è
andata dal papà per le vacanze, un giorno fa.
Volo in aereo, da Italia a USA,
con cambio in capitale europea, 14 ore di voli più transfers, da sola… 8 ANNI.
Scende dall'aereo fresca, serena e tranquilla, tanto da andare a farsi una
nuotata in piscina.
Il papà (il Genio… ) che fa?
Un giorno (numero 1) che la
little Princess è lì e mi telefona terrorizzato perché le è venuta un po’ di
pelle secca sugli avambracci.
“Cosa devo fare?”. Domanda il Genio.
Mah… rispondo io, considerato che
siete in Afghanistan, nel mezzo del deserto, sotto il fuoco nemico, a piedi e senza
telefono, direi che siete nella m….. Ah no, siete in USA, in una megacittà di
svariati milioni di abitanti, con 3 auto+3moto+RV+4 telefoni fissi+ smartphone+ superstore+ farmacie+ Microsoft+space
shuttle… direi che potresti tentare di comprarle una crema idratante.
“Oh, meno male, non sapevo
proprio cosa fare. Grazie, grazie tante."
Prego.
Sistemazione degli armadi
Come si svolge la vostra mattinata quando vi suona la
sveglia e dovete uscire di casa di corsa? Fate la colazione, vi lavate in due
nano secondi e poi passate le tre ore successive a scegliere il vestito da
indossare? E nonostante avete l’armadio stracolmo, sbraitate a ogni abito che lanciate contro il muro che non avete niente da mettere? E fatemi indovinare: alla
fine uscite di casa con il solito completo, in tremendo ritardo, incavolate
nere e sudate fradice dal nervoso!
Beh, care lettrici, in questo post mi rivolgerò solo a voi
donne, perché questo, ahimè, è un tipico problema femminile. Gli uomini,
normalmente, indossano la prima cosa che gli capita sottomano. Per loro non ha
importanza se il pantalone non è abbinato alla maglietta o se la maglietta è
sporca e il pantalone lo è ancora di più. La maggior parte degli uomini esce da
casa senza neanche guardarsi allo specchio (lo possiamo dedurre dalle facce
sporche di dentifricio o da chi va in ufficio con i pantaloni del pigiama).
Che cosa dovete fare, quindi, per risparmiare del tempo
prezioso al mattino? Per prima cosa preparate alla sera gli abiti che indosserete il giorno dopo. Regola che vale anche per la vostra borsa, per gli zaini dei bambini e per tutto quello che dovrete portar via. Lasciate tutto pronto per il mattino, così vi
occuperete soltanto della colazione e di farvi belle per uscire.
Tornando al vostro armadio, se l’avete strapieno di vestiti
ma non sapete mai cosa mettere è giunto il momento di organizzarlo. Con un
armadio pulito e organizzato sarà molto più facile scegliere gli abiti da
indossare. Per prima cosa svuotatelo e pulitelo, togliendo tutta la polvere.
Poi separate i capi che non usate: inutile tenere i vestiti che “forse” metterete
ancora. Se non li avete messi nell’ultimo anno, non li metterete più. Donateli.
Avrete più spazio nel vostro armadio e farete felici chi li riceverà.
Se avete la possibilità di spendere qualche soldino,
comprate gli appendiabiti tutti dello stesso modello: il vostro armadio sembrerà
molto più ordinato! Inoltre, ricordatevi di tenere gli appendiabiti girati
tutti nello stesso verso.
Chi ha poco spazio può utilizzare i sacchi sottovuoto per
riporre cappotti, coperte o cuscini. I sacchi riducono di molto il volume degli
indumenti e sono una valida alternativa per chi ha bisogno di spazio.
Infine, per sistemare calzini e slip si possono utilizzare dei
praticissimi organizzatori per cassetti, ce ne sono di diversi tipi e misure,
per tutti i gusti! Due alternative economiche: utilizzare le scatolette del
gelato oppure creare dei divisori con il cartone!
Viva Mamma Pig!
Qualche giorno fa mentre cercavo su internet disegni da stampare
per mia figlia, ho trovato per caso numerosi disegni dei Flintstones. Ve li
ricordate? Ambientato nell’età della pietra, con le macchine a “piedali” (da
piede e non da pedali), con gli animali preistorici al posto degli
elettrodomestici e deliziosi dinosauri da compagnia (e lì di sicuro nessuno
avrebbe avuto il coraggio di far incazzare un tirannosauro abbandonandolo in
autostrada).
Mi sono venuti in mente tanti ricordi (non che sia nata nella
preistoria!), però sono cresciuta guardando i Flintstones, mi piacevano
tantissimo e nella classifica dei miei cartoni preferiti erano tra i primi. Il
telefilm preferito era Vita da Strega. (E a noi che ce ne frega? starete pensando...).
Arrivo al punto. Come mai mi piacevano tanto? Dopo una lunga riflessione ho
capito (solo chi è mezza disoccupata come me, può sprecare tempo a riflettere
su queste cose...). Ai miei occhi da bambina, li vedevo come “le famiglie
perfette”. Wilma e Samantha erano dolci, premurose, gentili e perfette
casalinghe (ok, Samantha si aiutava con i poteri magici... beata lei). La
famiglia felice, con la mamma superprotettiva, preoccupata a mantenere
l’armonia famigliare, a crescere bene i figli, pulire la casa e sistemare i
numerosi impicci creati dai mariti. La giornata era sempre affrontata con il
sorriso sulle labbra, i capelli in ordine e il pranzo pronto. Probabilmente la
famiglia che tutti avrebbero voluto avere, per questo queste trasmissioni appassionavano
così tanto. Avete notato il solito stereotipo anche se l’ambientazione era
diversa? Moglie bella e più giovane, marito brutto e più vecchio, il marito
imbranato e la suocera che puntualmente s’impicciava degli affari loro.
Con il tempo gli idoli cambiano e le famiglie da ammirare sono
altre.
Sapete quali sono le mamme che ammiro adesso?
Missis Shrek, Fiona, ad esempio, è una tipa che mi piace
parecchino.
Bruttarella lei, bruttarello lui, bruttarelli i marmocchi… almeno
c’è un principio di equilibrio, era ora.
E poi Fiona fa le puzze nel letto, finora capacità innata solo
negli uomini (che poi tentavano di nascondere aerando le lenzuola…). Grande
Fiona!
E come dimenticarsi di Mamma Pig! Anche chi non ha figli sa a chi
mi riferisco. Ormai tra gli scaffali dei supermercati si trova di tutto con la
faccia di Peppa: magliette, mutande, cappellini, quaderni, lenzuola,
fazzoletti, carta igienica... (non credo però che riuscirei a pulirmi il sedere
con gli occhi di Peppa che mi guardano proprio lì...). Su Peppa Pig si è detto
di tutto, l’hanno anche etichettata come “una
famiglia basata sullo stereotipo patriarcale in cui lavorano gli uomini mentre
le donne sono intente a fare le pulizie, o al massimo, lavorare da casa”. Chi ha scritto questo genere di
articolo sicuramente non ha dovuto sorbire le 37.842 puntate che mia figlia mi
ha costretto a guardare e soprattutto chi lavora da casa non è da considerarsi
inferiore a chi lavora in ufficio (magari anche qui fosse data questa
possibilità, aiuterebbe tante mamme che devono dividersi in tre tra lavoro,
casa e bambini!) A mio parere, la famiglia di Peppa è una famiglia moderna,
altro che patriarcale. Ma l’avete vista la puntata in cui lei, la mamma, sta al
computer mentre LUI, IL PAPA’, PASSA L’ASPIRAPOLVERE E GIOCA CON I FIGLI??????
All’inizio pensavo di essere sotto l’effetto di allucinazioni. Questa puntata
l’ho vista solo due volte pero’, mentre quella delle vacanze in Italia l’hanno
ripetuta 256 volte…..uhm… tentativo di boicottaggio? Fa niente, tanto io le due
puntate le ho registrate ahahahah!( e poi pensavo anche di metterle nel ns blog
e diffonderle illegalmente come i virus che ogni tanto colpiscono i “target
sensibili” tipo… non so… il parlamento, la Casa Bianca, l’ONU… ).
L’unica cosa però che è molto lontano dalla realtà è il fatto che
Mamma Pig sia sempre tranquilla e paziente e dica le cose ai figli soltanto una
volta per farsi ubbidire. Chi è mamma come me sa che questo è impossibile!
Quando i fratellini litigano ad esempio, Mamma Pig con calma e col sorriso
dice: “Bambini fate i bravi” e loro fanno pace. Mai una volta che avesse
urlato: “Porca Peppa, smettila!” E quando si rotolano nel fango? Non ha mai
sbraitato: “Brutti maiali che non siete altro!” Anche quando George piange e fa
i capricci, è abbastanza una parolina della sua mamma che lui smette subito di
piangere, mentre noi dobbiamo sbraitare migliaia di volte, diventando più
isteriche dei nostri figli.
Vabbè, per le grandi rivoluzioni ci vuole sempre un po’ di tempo
di assestamento, si sa. Però dai, far passare il Folletto a lui… è già qualcosa.
L'importanza delle recensioni
Quanto sono importanti le recensioni di Amazon per un autore emergente? Moltissimo. Uno scrittore famoso ha il suo nome come garanzia. Acquistiamo il libro perché conosciamo l'autore. Un pinco pallino qualsiasi, non avendo un
nome, ha bisogno delle recensioni. Le opinioni di chi ha già letto il libro
possono aiutare chi ancora non lo conosce ad acquistarlo.
Esempio:
1- La Nutella. È buona, si sa, e la comprano tutti.
2- Cioccolata spalmabile di nonna Gina. Chi l’ha mai
sentita? Perché dovrei comprarla? Allora, per farmi un'idea, vado a vedere le opinioni di chi l’ha
comprata: 43 persone dicono che è migliore della Nutella. 31
dicono che è uguale alla Nutella ma costa la metà. 7 hanno avuto il cagotto. Faccio le mie
valutazioni e decido di comprarla (ma per sicurezza la mangio in un giorno in cui non devo uscire di casa...).
Capito? Se avete acquistato il nostro libro, per
favore scrivete la vostra opinione senza aver paura di mortali ritorsioni. E se
avete ancora un minuto di tempo, guardate il nostro video!
Sondaggio
Stamattina, dopo che ho
stirato per tre ore, continuava a
martellarmi in testa una domanda. Una domanda importantissima per non far incrinare l'asse terrestre. Conoscere la risposta a questa domanda è fondamentale per l'esistenza stessa del genere umano:
La domanda è: i vestiti
plissettati, chi li ha inventati???
1- uomo
2- chi non ha mai stirato (quindi uomo)
3- nudista/naturista (uomo esibizionista)
2- chi non ha mai stirato (quindi uomo)
3- nudista/naturista (uomo esibizionista)
4- uomo dalla brutta piega (suggerito da Aquila Reale)
Rispondete per favore, così saprò chi maledire. La prima parte la so:
Uomo...
Uomo...
Due nuove recensioni!
Care lettrici e lettori, abbiamo ricevuto due nuove recensioni! La prima del blog From another point of view e l'altra di Franci lettrice sognatrice.
Tutte le recensioni le trovate QUI.
Tutte le recensioni le trovate QUI.
Organizzazione della casa
Avere una casa pulita e in ordine per chi lavora tutto il
giorno e non può permettersi una colf (poi c’è chi dice che non se la può
permettere ma ce l’ha lo stesso, ma questa è un’altra storia...) non è così
difficile come possa sembrare. Basta seguire alcune semplici regoline e quando
diventeranno parte delle vostre abitudini quotidiane, vi renderete conto di
quanto sia bello riuscire a camminare senza calpestare i giochi dei figli,
sedersi sul divano senza dover spostare le mutande del marito e dare da
mangiare al cane riuscendo soprattutto a trovare il cane.
Bisogna imparare
alcune piccole abitudini ma che faranno una grande differenza, inoltre una casa
ordinata è molto più veloce da pulire. Cercate quindi di tenere la vostra casa
sempre in ordine, anche se non avete tempo per pulirla tutti i giorni. Un ospite inatteso non noterà la polvere sulle
mensole, ma noterà di sicuro i piatti del giorno prima nel lavandino, i vestiti
sparsi in tutta la casa o vostro figlio che piange perché non trova il cane.
1- Non uscite di casa senza aver rifatto il letto. Ci
vogliono un paio di minuti. È un’abitudine che farà sembrare la vostra stanza
molto più ordinata.
2- Mettete in ordine i vestiti. Quelli sporchi nella cesta
dei panni sporchi (lasciarli in giro non farà in modo che si riproducano,
purtroppo...). Se togliete i vestiti puliti dall’armadio e poi decidete di non
indossarli, rimetteteli a posto!
3- Abituatevi a non andare a dormire senza aver sistemato la
cucina. Un conto è uscire di casa al mattino senza aver lavato le tazze della
colazione, un’altra cosa è uscire lasciando le tazze della colazione, la
pentola dell’arrosto e la teglia delle lasagne sparse per la casa! Se rientrate
a casa stanchi dopo una giornata di lavoro non sarebbe più bello preoccuparsi
di sciacquare due tazzine piuttosto che tutte le pentole del giorno prima?
4- Imparate a rimettere le cose al loro posto subito dopo averle utilizzate (e insegnatelo anche a quelli che non “ci arriveranno” spontaneamente, cioè ai pargoli e al maritino). Ci vogliono due minuti. Rimettete il libro nella
libreria, sistemate il bicchiere lasciato sul comodino, mettete le scarpe nella
scarpiera. Non rimandate perché ci vogliono solo due minuti, perché quando si
accumulano diventano 2+2+2+2+2+2+2...
Con queste semplici regoline la vostra casa cambierà aspetto,
impiegherete molto meno tempo quando dovrete pulirla e vi avanzerà del tempo
per fare tante altre cose, tipo leggere questo blog!
Aiuto, la padrona legge Donna Moderna!
Settimana scorsa “Donna Moderna” ci ha intervistato,
dedicando anche un articolo al nostro libro. Grazie mille!
Oggi, come ogni lunedì mattina, mi sono recata dalla signora
Viscardi e… cosa trovo sul tavolino
vicino all'attaccapanni dove appendo la giacca? La copia di Donna Moderna che
parla di noi!!!
Aiuto! Avrà letto l’articolo? Avrà capito la Viscardi che
dietro quel “AnarchiColf AnoniMa” mi nascondo io, con la mia complice e che
un buon 10% del libro lo abbiamo “dedicato” a lei?
E perché mai dovrebbe averlo capito? Non sono mica l’unica
A…….. che fa la colf in provincia di B…… che ha una carissima amica che si
chiama A………, che fa la colf anche lei e che, come lei, aveva un buon impiego ma
ha dovuto lasciarlo perché è una mamma single? O no?...
Certo, se, per curiosità, la Viscardi fosse andata su Amazon
a leggersi qualche info su quel libro, allora avrebbe anche scoperto che la
colf in questione parla inglese e l’altra parla da sola (o col gatto) …
Ri-aiuto!
-Ciao A…….., come stai
oggi? - Mi urla dalla taverna la Viscardi.
Cavolissimo, è a casa!... Perché? Non è MAI a casa. Qualcuno
mi aiuti!
-Bbebene, e lei? – bofonchio io sudando freddo.
-Benissimo cara. Ora
salgo a dirti un paio di cose-.
Cara? Ma quando mai mi ha chiamato cara? Oddio, ha capito
tutto e adesso sale a dirmi che da me non se l’aspettava, che l’ho presa in
giro in tutta Italia e che, giustamente, ora mi licenzia. HELP, I need
somebody!
-Oggi resta solo due
ore. E dai un po’ di becchime a Ursus. Ora esco. Ciao -.
-D’accordo signora – ribatto in apnea.
Perché solo due ore? Ma se neppure quattro le bastano a
volte… Non c’è dubbio. Ha capito. E questo è un preavviso di licenziamento. E
che faccio ora? Sono fregatissima e disoccupatissima. Lei poi aveva la casa
vicina alla mia, che andavo a piedi a lavorare e pagava con un ritardo
accettabile…cavolo sono proprio nella m….
-Tieni Ursus, tieni. L’ultimo becchime che ti darò in tutta
la vita. Capisci amore? E’ il giorno dell’addio. Dolce, il mio bel canarino
giallo, tenerone che mangi dalla mia mano e scagazzi sulla… pagina di Donna
Moderna?? –
Cosa? La padrona ha usato la pagina che parla del ns libro
per foderare la tua gabbietta? Gloria in excelsis Deo! E io che pensavo che lei
avesse capito tutto e invece non aveva capito niente, come sempre… Grande
Viscardi! Vieni Ursus, vieni qui, amore, tesoro bellissimo. Mangia quanto vuoi
e soprattutto caga quanto vuoi, che se ricopri tutto l’articolo poi settimana
prossima ci vediamo ancora.
Nuova recensione!
Care lettrici e lettori, ecco a voi una nuova recensione, questa volta del blog Reading at Tiffany's.
Tutte le recensioni le trovate QUI.
Tutte le recensioni le trovate QUI.
Opinioni...
Care lettrici e lettori, qualche settimana fa è stata
pubblicata una nostra lettera su oggi.it. La lettera è un facsimile del post: Lavorare o fare la mamma . In quella lettera spiegavamo che è impossibile per una mamma
lavorare SE NON HA NESSUNO
che si prenda cura dei figli durante il suo orario di lavoro (tata o nonni).
Una mamma che lavora a tempo pieno, ad esempio, dalle 8:00 alle 17/18/19:00
come fa a portare il bambino a scuola alle 8.30? Come fa a ritirarlo da scuola
alle 15:30? E una mamma che fa i turni e inizia alle 6:00 o finisce a
mezzanotte o fa il turno notturno? Deve per forza fare affidamento sull'aiuto prezioso
dei nonni del bambino oppure della tata. E se i nonni non ci sono più, abitano lontano,
o non hanno la possibilità di aiutare? Per molte mamme è già un lusso potersi permettere
di pagare una baby sitter un sabato al mese, per andare un paio d’ore al cinema e
finalmente vedersi qualcosa che non assomigli neanche lontanamente a Peppa Pig,
oppure andare a cena con amici (possibilmente senza figli, altrimenti si
finisce sempre per parlare di pappe e pannolini), figuriamoci pagare una
baby sitter che porti il bimbo a scuola, lo vada a riprendere, lo aiuti con
i compiti, gli faccia fare attività extra scolastiche, prepari la merenda e a
volte anche la cena... Alcune volte ci si può gestire con il marito (così almeno
fa qualcosa anche lui), ma se una mamma è single? Se non ci sono nonni a disposizione
e non si può pagare una tata? Come si fa? Il lavoro part time è un'assoluta rarità (per non dire inesistente) e l’alternativa
al part time è fare la colf...
A questa lettera ha risposto una signora che ha scritto che
se una mamma VUOLE può BENISSIMO conciliare tutte e due
le cose, e cioè lavorare e fare la mamma, perché esistono anche mamme che sono
medici, avvocati, ingegneri, insegnanti.
Ora, a parte il fatto che sappiamo tutti che esistono donne medico,
avvocato, astronauta o addestratrici di pulci, e quasi sempre lavorano anche meglio di un uomo... ma il punto è: se ho un bambino a
casa, DOVE LO METTO MENTRE LAVORO?
Se non ho i genitori o suoceri che mi aiutano, come faccio? Sicuramente le mamme medico o avvocato alle quali si riferisce la signora possono permettersi di
pagare una tata a tempo pieno (dottoresse e avvocatesse che ci leggete, la nostra è
tutta invidia J), ma la maggior parte delle donne no. E la maggior parte delle donne sono almeno il 90% delle donne italiane. E se dobbiamo lavorare a tempo pieno per
€ 1000 e dare € 600 alla tata, preferiamo fare le colf, perché i soldi che alla
fine ci rimangono in tasca sono gli stessi, ma almeno cresciamo noi i nostri figli.
Piuttosto crediamo che molte mamme VORREBBERO BENISSIMO lavorare a tempo pieno, magari in un ufficio, con aria climatizzata, macchinetta del caffè, con le mani curate e con la scrivania di fronte a quella del collega Brad Pitt, piuttosto che lavorare un terzo delle ore, facendo il triplo della fatica, per un quinto dello stipendio...
Voi che ne pensate?
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Piuttosto crediamo che molte mamme VORREBBERO BENISSIMO lavorare a tempo pieno, magari in un ufficio, con aria climatizzata, macchinetta del caffè, con le mani curate e con la scrivania di fronte a quella del collega Brad Pitt, piuttosto che lavorare un terzo delle ore, facendo il triplo della fatica, per un quinto dello stipendio...
Voi che ne pensate?
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I colleghi di lavoro
La stragrande maggioranza dei lavori offre dei contatti con
i colleghi; pochi o tanti che siano, simpatici o rompimarons, cessi o fighi, comunque
un collega non lo si nega mai a nessuno.
Tranne alle colf.
Le colf lavorano chiuse in case altrui, da sole, sempre,
tutto il giorno, tutti i giorni. Nessuno vuole due colf che lavorino due ore
ciascuna ma insieme (noi ci abbiamo provato, tanto per far due parole ogni 74
minuti), noooooooo; vogliono una colf sola che lavori quattro ore.
I colleghi delle colf sono i water e i bidet.
Io li adoro.
Anche gli elettrodomestici non sono male.
Mercoledì scorso, appena entrata nella cucina dei signori
Troti, ho trovato subito il piano cottura ad accogliermi:
-Ciao caro, come stai stamattina?
-Finalmente sei
arrivata! Toglimi subito questi puzzolenti gusci, sono quattro giorni che mi tanfano
addosso! (I sabati sera d’estate i Troti si strasminchiano d’impepata di
cozze).
-Ti lamenti per un
nonnulla, cosa dovrei dire io allora? Ha ribattuto pronta la cappa. -Ieri sera son stata due ore a sudare e piangere (zuppa di cipolle in
agrodolce).
- Su, da bravi. Guardate mammina… Smac brillacciaio per te e
filtro nuovo a te. Contenti ora?
Quando invece vado dal dott. Bauh, i lunedì, è il bidet il
primo a venirmi incontro:
-A’ principe, un altro tranquillo weekend di paura? (Bauh è
il veterinario del paese, un manzo notevole a quanto attestano le sciure, che
gli portano a visitare anche le zanzare).
-Non ti dico questa
dove aveva un tatuaggio… e aveva pure la testa tutta rasata come una skinhead,
poi!
Ma solo la testa però, penso mentre faccio scorrere l’acqua
e i residui…
Ma il mio preferito è il water del signor Falquini. Lui mi
dà sempre grosse soddisfazioni.
Appena giro l’angolo del corridoio notte, subito
lo vedo, lì, col suo bel coperchio sollevato:
-Uelà, com’è andata stanotte?
-Non dire niente,
guarda… uffffffff, grrrrrrr, ummmmm (il signor Falquini s’è fissato di
voler perdere 30 chili in 2 mesi, quindi utilizza tutte le novità più
evacquativamente avanzate per agevolare lo scopo...) ma si può passare tutta la notte a guardare un culone peloso? Io non
ce la faccio più!
-Vabbè tesoro, t’ho capito. Trielina e acido muriatico anche
oggi.
Son soddisfazioni, però.
Aggiornamento files...
Siete anche voi stufe di sentire i nomi delle professioni da
sempre E ANCORA al maschile? Sì?
Il notaio diventa: la donna notaio
Il giudice diventa: la donna giudice
Il minatore diventa: la donna minatore
Il maresciallo diventa: la donna maresciallo
Ma la donna de che? Ma è mai possibile che ANCORA non si sia
trovato un nome femminile serio?
E cosa dire quando li “femminilizzano”?
Il dottore diventa: la dottoressa
Il poeta diventa: la poetessa
Noi proponiamo di fare il contrario, tanto per provare
l’ebbrezza della novità: le professioni le chiamiamo al femminile, poi se
proprio proprio proprio le vogliono fare anche sti’ rompi di uomini, le
mascolinizziamo.
La dottoressa diventa: il dottoresso o l'uomo dottoressa
L’avvocatessa diventa: l’avvocatesso o l'uomo avvocatessa
La scrittrice diventa: lo scrittricio o l'uomo scrittrice
La poetessa diventa: il poetesso o l'uomo poetessa
La presidentessa diventa: il presidentesso o l'uomo presidentessa
La studentessa diventa: lo studentesso o l'uomo studentessa
La colf diventa: il marito (qui dubito che ci saranno forti
richieste)
La ladra diventa: il politico (qui invece siamo già a buon
punto).
Consigli per gli acquisti
Care lettrici e
lettori, ecco qui la rubrica del martedì, dedicata alla pulizia e
organizzazione della casa.
Oggi vi daremo
qualche consiglio su come fare la spesa.
A chi non è mai capitato, almeno una volta, di andare a fare la spesa per comprare un prodotto, e tornare a casa con 326 prodotti, tranne quello che serviva perché è stato dimenticato? Ecco quindi qualche suggerimento:
1- Lista della
spesa! Sembra elementare, ma tanti non la fanno! Abituatevi a segnare sempre su
un foglio le cose che vi servono, man mano che stanno per finire. Tenete un bloc-notes
in cucina per questo scopo. È sconsigliato segnare le cose su una lavagna (ammettetelo
dai, anche voi leggete dalla lavagna prima di uscire, ma non copiate su un foglio
perché siete sicuri di ricordavi tutto, e alla fine vi dimenticate sempre di
qualcosa!)
2- Mangiate
prima di uscire. Ricerche scientifiche dimostrano (e anche i chilogrammi di
troppo di chi vi scrive) che andare a fare la spesa affamati comporta il
riempimento compulsivo del carrello di: patatine, merendine, dolcettini, salatini,
stuzzichini e chi più ne ha più ne metta... facendovi spendere di più del
dovuto e ingrassare molto di più del dovuto.
3- Se
possibile, andate senza bambini. Riuscirete a non comprare cose che non sono
nella vostra lista (facendovi risparmiare denaro) e ci impiegherete tre ore in
meno...
4- Controllate
sempre la data di scadenza dei prodotti. Alcune volte i prodotti sono in
offerta perché sono vicini alla scadenza. Evitate quindi di comprare 456 kg di
caffè scontatissimo, per scoprire quando arrivate a casa che scade dopo tre
giorni...
5- Tenete d’occhio
le promozioni dei prodotti non deperibili. Le offerte 3x2, 4x3, 5x4, 6x5 o 7x6 sono un’ottima
occasione per risparmiare facendo scorta e anche per allenarsi con le
tabelline.
6- Prima di
andare al supermercato guardate i volantini della concorrenza, eviterete di
comprare prodotti che costano meno da altre parti. Usate però il buonsenso. Se
dovete fare 45 km per risparmiare 10 centesimi sul prezzo del latte, non ne
vale la pena.
7- Controllate
lo scontrino. Alcune volte capita di comprare prodotti in offerta, ma alla
cassa il prodotto è battuto a prezzo pieno.
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