Progressi little Princess




Care amiche e cari amici, vi avevo già parlato della mia little Princess, nel post quel gran genio del mio ex marito.

Nelle settimane scorse mi ha dato un'altra grande soddisfazione, a scuola.
La maestra di ed.motoria=ex ed.fisica= ex ginnastica ha chiesto ai bambini quale sport avrebbero voluto praticare a scuola (erano previste 3 o 4 lezioni di qualche sport, a scelta). Le bimbe optavano per danza, pallavolo, ginnastica ritmica....i bimbi puntavano sul solito calcio (originalissimi fin dalla nascita...).
La mia little Princess cosa propone? Rugby.
Applausiiiiiiiiiii.
Dopo un nanosecondo tutti i maschi hanno urlato in coro: siiiiiiii (traviabili dalle donne fin dalla nascita...). Maggioranza assoluta raggiunta in 1.36 secondi netti.
Eheheheheheh, la little Princess ha indubbie doti di leadership (del resto è una che da grande vuol fare la presidente USA, perché essendo nata là ha TUTTO IL DIRITTO  di candidarsi, ed è ormai tempo che ci sia una donna a guidare la nazione... e che palle i Sumeri che mandavano a scuola solo i figli maschi -paroline sue-. Le mie sono state di chiarimento:" I Sumeri mandavano a scuola solo i figli maschi per cercare, invano, un recupero sulle loro inferiori capacità mentali". Spiegazione accolta favorevolmente).

Ieri è scattato il D-day: prima lezione di minirugby in palestra.
"Com'è andata a rugby oggi?" chiedo io all'uscita di scuola.
"Benissimo. Sono stata in tre mischie, ho fatto 2 mete e il mister dice che sono bravissima nel placcaggio".
I love you, little crazy Princess.

Malvenuti al club

 
 I nuovi schiavi del lavoro stagionale sono italiani
Otto anni fa un’inchiesta giornalistica dell’Espresso portò alla luce delle cronache la situazione dei lavoratori stagionali in Puglia, nel Meridione agricolo d’Italia: tanti immigrati di molte nazionalità extracomunitarie e comunitarie erano sottoposti a turni lavoro massacranti che arrivavano alle 12-14 ore giornaliere, impiegati nella raccolta della frutta e della verdura per paghe misere di venti euro al giorno. 
Nel 2014 la situazione non è affatto cambiata, non fosse per la nazionalità dei lavoratori stagionali: a doversi accontentare di salari sempre più bassi, spesso in nero e con giornate di meteo avverso non pagate, ci sono anche moltissimi italiani disoccupati, che si appigliano al lavoro stagionale per mantenere le famiglie e riuscire a sopravvivere con paghe da schiavitù, che vanno ad affiancare l'intervento economico di genitori e nonni con pensioni dignitose.
I salari per il lavoro stagionale nella raccolta dei pomodori, delle pesche o delle olive, le principali coltivazioni della Puglia, si aggirano dai 20 euro per dodici ore di lavoro al giorno, a partire dall’alba, fino ai 40-45 euro giornalieri: tutto in nero, naturalmente, senza contributi e senza garanzie in caso di infortunio o malattia, né tantomeno copertura per le giornate di maltempo durante le quali non è possibile uscire nei campi a lavorare.
Ciò che emerge dalla nuova inchiesta è la varietà di persone che si trova a dover fare i conti con caporali e proprietari terrieri che li mettono a libro paga, ovviamente con stipendi miseri e spesso irregolari: ci sono laureati, ragionieri, geometri, commercianti, panettieri, muratori, tutti lasciati a casa e senza lavoro da una crisi economica che nel mondo dell’agricoltura ha fatto più danni del maltempo. I caporali garantiscono le paghe basse ai lavoratori stagionali e mantengono l’ordine tra gli “impiegati” tenendosi una percentuale dei guadagni del proprietario del terreno o del coltivatore: è a loro che si fa riferimento ed è a loro che si deve sottostare per ottenere il lavoro, nonostante sia poco pagato.
Uno degli intervistati dai giornalisti de L’Espresso non trattiene la vergogna: per lui tornare a lavorare la terra dopo anni nell’imprenditoria locale è stato un affronto, la campagna lo deprime e si sente come un conte decaduto, non perché il lavoro nei campi non sia nobile, ma per la parabola discendente che si è trovato a vivere. Non c’è pace tra gli ulivi, ma nemmeno tra i peschi e i pomodori: la rassegnazione alla necessità del misero guadagno pur di sopravvivere è il penoso risvolto di un Paese che ha perso totalmente il controllo sul mercato del lavoro.    
Scritto da Arianna Galati/ Yahoo Finanza

La mia signora V....con marito e figlia, ha cambiato casa. Si è trasferita in un bell'appartamento nel centro storico. Oltre al fatto che devo percorrere il doppio della strada (e del tempo) per raggiungerli, non c'è parcheggio. Che dite: mi hanno offerto di utilizzare, per lo stretto necessario, uno dei loro tre box? Oppure mi hanno detto di pagarmi il parcheggio (euro 2.90 all'ora) + pagarmi il biglietto dell'autobus dal parcheggio a casa loro, tanto mi danno ben 7 euro all'ora e ci sto' dentro? Ah dimenticavo, in nero ovviamente, cioè senza  malattie, infortuni, tredicesima, ferie pagate (neppure quando loro vanno in ferie, due mesi d'estate a Forte Dei Marmi)? 
Dopo averle dette queste cose, e ormai le sanno tutti, tagliamo la testa a Maria Antonietta o continuiamo a credere che lo farà lei di sua spontanea volontà?

Nuova copertina e ringraziamenti alla graficaliena


Dlin dlon: "S'informa la psicotica gentile clientela che ci segue, che da oggi il nostro e-book ha una nuova copertina e un nuovo titolo. Grazie di aver scelto la nostra clinica".

Ma soprattutto desideriamo ringraziare l'aliena ELISABETTA BRUSTIO, la fantastica grafica che ha realizzato questa nuova copertina.
Grazie del tuo lavoro e anche delle tue chiacchiere:-)
Se volete spiarla un po':


elisabettagrafica.blogspot.it

Almeno non devi pensare

Oggi sono andata dalla signora Cavagna (impiegata a 10 ore settimanali) e questo è il racconto con cui mi ha salutata: 
"Guarda, ieri in ufficio ho avuto una di quelle giornate… vai bene tu, sai? Non ti rendi conto della fortuna che hai. Il tuo è un lavoro faticoso, ma è facile e almeno non devi pensare a niente”.
Dunque…

1) se sono così fortunata perché preferisci pagarmi pur di non farlo tu, il mio lavoro? Ah, è solo perché non hai tempo (altrimenti moriresti dalla voglia di farlo), certo, certo…Allora se vuoi mi trombo anche tuo marito (sosia di Raul Bova), così ti risparmio anche quel tempo lì, sai? No?

2)Se pensi che fare la colf sia facile, poiché non bisogna pensare a niente (le colf sono notoriamente decerebrate) allora ti sottopongo alcune domandine a tema: secondo te, chi pensa invece? Quello della Microsoft che ha deciso che per spegnere windows devi premere start, forse pensava? E quello che ha deciso come mettere gli stop all’ incrocio tra via Garibaldi e via Diaz a Melzo, forse pensava? E l’architetto che ti ha fatto la casa a piramide rovesciata, forse pensava? E quello che ha inventato i pantaloni pinocchietto, forse pensava? E quello che ha dato 80 euro a tutti TRANNE a quelli che guadagnano MENO di 8.000 euro all' anno, forse pensava? Ma ndo’ cavolfiore stanno quelli che pensano, qualcuno me ne porta uno, tanto per stare da soli io, lui e una mazza da baseball?


Riciclo creativo #1

Cosa fare la domenica quando fuori piove e i bambini si annoiano?

1- Dormire tutto il giorno. Impossibile: i bambini di giorno sono allergici al letto.
2- Guardare la TV. Impossibile: al 25° cartone animato avrete voglia di scaraventare la televisione dalla finestra.
3- Creare giocattoli con il cartone. Decisamente la scelta migliore e anche la più divertente.

Guardate che meraviglia!


Le spiegazioni (in inglese) le trovate in questo sito QUI