Il Papapost 2: la rivoluzione

Papa: "uno scandalo che le donne guadagnino meno degli uomini"



(AGI) - CdV, 29 apr. - "Perche' si da' per scontato che le donne debbano guadagnare di meno degli uomini?". Se lo e' chiesto Papa Francesco nella catechesi all'Udienza Generale di oggi, nella quale ha affermato che "la disparita' tra i sessi e' un puro scandalo". Papa Francesco ha denunciato ancora una volta i danni che compie il maschilismo nella nostra societa', partendo dal luogo comune per il quale la crisi della famiglia tradizionale, con il portato della diminuzione dei matrimoni, e' colpa dell'emancipazione femminile.
"Questa - ha scandito il Pontefice - e' anche un'ingiuria, ed e' una forma di maschilismo: l'uomo che sempre vuol dominare". "Cosi' - ha affermato - facciamo la brutta figura di Adamo, che per giustificarsi di aver mangiato la mela ha risposto al Signore: 'Lei me l'ha data'".
Secondo Bergoglio, e il cristianesimo non puo' essere maschilista: "il Vangelo - infatti - ha sconfitto la cultura del ripudio abituale, quando un marito poteva imporre il divorzio anche con i motivi piu' pretestuosi e umilianti". "Dobbiamo difendere le donne!", ha commentato Francesco mentre la folla applaudiva. (AGI) .




Care amiche e cari amici, vi avevo già parlato del mio apprezzamento verso Papa Francesco, in questo post: Il Papapost
Ieri questo GRANDE uomo se n'è uscito con altre "sparate":

1)"E' uno scandalo che le donne guadagnino meno degli uomini"
(Sono d'accordo. E quando guadagnano... i lavori di casa/figli/nonni DA SEMPRE E ANCORA   sono a carico, gratuito, delle donne)
2)"La crisi della famiglia tradizionale non è colpa dell'emancipazione femminile"
(Anche qui concordo che la colpa sia della NON emancipazione maschile; le donne si sono evolute,  agli uomini non conviene)
3)"Così facciamo la brutta figura di Adamo"
(qui, caro Papa Francesco, sfondi una porta aperta: Adamo era un vero galantuomo che ha preso la colpa su di sé per difendere la sua compagna... ah no, scusa, hai ragione: era un infame paraculo, di quelli che, in tempo di guerra, venivano appesi col cartello:spia)

Come sappiamo benissimo tutti/e quello che ha detto Papa Francesco sono sacrosante verità, però pochissimi eccelsi lo ammettono (moltissimi e moltissime, povere idiote, lo negano: "Mio marito mi aiuta in casa. Porta fuori l'umido il venerdì sera...", fino alle cose più aberranti :" Non mi ha picchiata, ho sbattuto l'occhio contro la tv"....)
Anche Bill Gates (un'altro sfigatello) ha detto che le donazioni dovrebbero anche colmare il divario di stipendio tra uomini e donne.

Qui sotto i primi 5 commenti trovati su Virgilio. Buon divertimento.

5 Commenti
Luisa  •  5 ore fa 
 Ma in che senso guadagnano meno? Forse nel senso che hanno meno possibilità di fare carriera e quindi raggiungere posti meglio pagati, perchè a parità di lavoro io vedo le stesse buste paga.

Franca  •  36 minuti fa 
 LO SCANDALO E' CHE NON SI POSSA ACCENDERE LA TV SENZA SENTIRE LE STRONZATE DI UN PRETE CHE SI ARROGA UN POTERE CHE NON HA. PARLI ALLA SUA SETTA E LASCI LIBERI GLI ALTRI DI PRATICARE LA LORO RELIGIONE E CHE NON APPAIONO AD OGNI RESPIRO SU TUTTE LE FORME DI INFORMAZIONE!

Rodolfo C  •  2 ore 39 minuti fa 
 Lo scandalo è che per l'EXPO di Milano il Vaticano partecipa con uno stand di 350 METRI quadri spendendo 3 MILIONI di euro, mentre ha anticipato solo 100 MILA euro per il Nepal.
Speriamo che sia solo un ANTICIPO.

Radu  •  7 ore fa 
 Lo scandalo e' quello di Ki predica bene e razzola male e ce ne sono tanti e di tutti tipi credenti, agnostici, atei, ecc. Poi nella Bibbia la donna e' sottomessa all'uomo anche nel Corano pur avendo piu' diritti! Si faccia una ragione all'epoca (di 2000 mila anni fa!) e per molti anni avvenire ancora era cosi'! Non possiamo cambiare il passato Ne' possiamo interpretare al nostro piacimento e vantaggio le cose' chiare! L'uso della forza fisica anche adesso che ci sarebbero altri strumenti ma in quella giungla di qualche secolo fa per non dire decenni era Norma (Crociate comprese) Il machismo spagnolo e' impellente anche adesso figuratevi all'epoca pur che non potevano divorziano! Ecco diciamo che la Natura e' crudele non Dio che stara' bene solo in presenza dei Fortunati e delle Fortunate e che gli altri e le altre gli daranno le spalle almeno fin quando avranno le loro risposte soddisfacenti! Poi se non ci sara' nulla o nessun a rispondere pazienza vuol dire che spariremo e' basta sai che perdita', forse e' meglio!

Jim  •  2 ore 34 minuti fa 
 Bergoglio, sei un "femminista", leggi la Bibbia e impara cosa dice il Signore a riguardo di Adamo, falso profeta!!!

La padrona pendant




E’ la più recente new entry.
Nonostante conosca la signora Fegatone da meno di un mese, già si merita un encomio speciale alle olimpiadi del TSO: Ti Sembro nOrmale?

Venerdì mattina, giorno delle pulizie, ho trovato sul tavolo della cucina questo biglietto: “Avrei un favore da chiederti: potresti preparare un piatto di spaghetti per Giulia, che oggi torna da scuola alle 12? Come sugo usa la salsa al pesto Barilla, che è già pronta e così fai prima. Grazie”.

Fai prima un par di biglie.

Lo so che preparare un piatto di spaghetti col sugo già pronto sembra una richiesta innocua… a meno che non si tratti della signora Fegatone.
Dalla signora Fegatone la parte difficile non è fare le cose, ma trovarle. 

La beffarda padrona infatti, ha messo in atto un suo mefistofelico sistema di archiviazione, basato sulla teoria “dell’accordo cromatico a oltranza”; una specie di associazione a delinquere di stampo coloroso, avverso la quale purtroppo non si può far ricorso fino a quando la sentenza non sarà passata in giudicato (e dato che sarà lei stessa a giudicare, non resta che sperare in un atto di clemenza dell’Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica, al quale mi accingo or ora a redigere missiva urgentissima).

O voi che siete persone normali, dove tenete i pacchetti di fusilli nelle vostre case normali? In cucinorium? In dispensorium? Come siete noiosamente prevedibilorium.
La Fegatone li mette nel bagno padronale.
Perché?
Perché la pasta Barilla ha la scatola blu, come gli accappatoi suoi e del marito. Ovvio, no?
Il problema è che lei vuole che cucini gli spaghetti alla figlia Giulia… potrebbero essere vicini ai fusilli Barilla? Maddai...
Gli spaghetti sono Zara… perciò hanno la scatola rossa… rosso di sera bel tempo si spera, rosso di mattina l’incazzo s’avvicina… e infatti, dopo dieci minuti buoni spesi nella ricerca, trovo gli spaghetti vicino ai guantoni da boxe, rossi appunto, del figlio Alessandro.

Ok, spaghetti trovati. Sono a metà dell’opera, meno male.

Manca solo di trovare il pesto Barilla: se la pasta Barilla ha la scatola blu, il pesto Barilla avrà il vasetto blu, giusto? Perché se A sta a C come X sta a Y, perché il pesto non è nel reparto blu della casa?
Perché quei maledetti della Barilla non hanno usato un vasetto blu, ma solo una piccola etichetta blu, che perciò scompare dietro il predominante color verde che appare dal vasetto di vetro trasparente dell’eroico pesto, che quindi la Fegatone ha posizionato sulla libreria, accanto ai libri di giardinaggio. E che ci voleva?

Poi, in effetti, occorrerebbe aggiungere un po’ di sale all’acqua della pasta… dunque… il sale è bianco… nella cuccia del doberman (tappetino bianco) ho già guardato e non c’è, impilato insieme alla carta igienica neppure… vabbè oggi Giulia mangerà insipido. Non è che posso sprecare tutte le volte mezz’ora di tempo a cercare le cose secondo la logica marcia della Fegatone, altrimenti mi iscrivevo al corso di operatore per Sherlock Holmes del Cepu.

Già la settimana scorsa, ho dovuto ribaltare mezza casa per trovare, dopo 19.3 minuti, i guanti di gomma nuovi da usare in bagno: quelli vecchi, rosa, erano rimasti giustamente adagiati sulla scatola portagioie di Barbie, nella camera da letto della padrona, per la bellezza di tre settimane. Poi si sono bucati.
Quindi, lo sa il cielo cosa gli è saltato in mente a quelli della Vileda, non hanno mica deciso di fare i guanti più resistenti, color giallo? E chi cavolo lo sapeva che la povera Giulia Fegatone aveva nella SUA camera da letto, un portafotografie dei Simpson?

E mica son tenuta a sapere che il flacone del Pril gel lavastoviglie è di un rosso più arancione rispetto ai guantoni da boxe e perciò alla scatola degli spaghetti Zara, e quindi può fare perfettamente pendant solo con l’aranciata sanguinella San Pellegrino, nella vetrina sopra la cappa.

E quale grandissimo dirigente ha deciso di fare la scatola dei filetti di salmone Rio Mare opportunamente color salmone, sputato identico alle Superga del marito della Fegatone per poi fare anche la scatola dei filetti di sgombro dello stesso color salmone se è un cavolo di sgombro, facendomi sprecare inutilmente 18.7 minuti nel reparto color sgombro della casa?

“Egregissimo Signor Presidente della Repubblica, signor Barilla, signor Zara, signor Vileda, signor Pril, signor Rio Mare, ma soprattutto lei, signor San Pellegrino, che è santo e avrà le conoscenze,
potreste mica accordarvi in modo di usare lo stesso colore per le confezioni dei vostri prodotti, tipo…non so… sparo a caso… color della dispensa della Fegatone?
Al grido di: “Il colore è uguale per tutti” fareste del bene ai daltonici, a me, alla Fegatone e probabilmente anche ai vostri colli.
Ossequiosamente porgo i miei più trasparenti saluti”.

Buona Pasqua




Vogliamo augurare una Buona e Serena Pasqua a tutte le fantastiche amiche e amici che ci seguono o ci seguiranno.

Naturalmente auguriamo Buona Pasqua anche a quelli che non ci seguono... pazienza se nell'uovo troveranno il portachiavi rotto di Mazinga Z...

Buona Pasqua:-)

Progressi little Princess




Care amiche e cari amici, vi avevo già parlato della mia little Princess, nel post quel gran genio del mio ex marito.

Nelle settimane scorse mi ha dato un'altra grande soddisfazione, a scuola.
La maestra di ed.motoria=ex ed.fisica= ex ginnastica ha chiesto ai bambini quale sport avrebbero voluto praticare a scuola (erano previste 3 o 4 lezioni di qualche sport, a scelta). Le bimbe optavano per danza, pallavolo, ginnastica ritmica....i bimbi puntavano sul solito calcio (originalissimi fin dalla nascita...).
La mia little Princess cosa propone? Rugby.
Applausiiiiiiiiiii.
Dopo un nanosecondo tutti i maschi hanno urlato in coro: siiiiiiii (traviabili dalle donne fin dalla nascita...). Maggioranza assoluta raggiunta in 1.36 secondi netti.
Eheheheheheh, la little Princess ha indubbie doti di leadership (del resto è una che da grande vuol fare la presidente USA, perché essendo nata là ha TUTTO IL DIRITTO  di candidarsi, ed è ormai tempo che ci sia una donna a guidare la nazione... e che palle i Sumeri che mandavano a scuola solo i figli maschi -paroline sue-. Le mie sono state di chiarimento:" I Sumeri mandavano a scuola solo i figli maschi per cercare, invano, un recupero sulle loro inferiori capacità mentali". Spiegazione accolta favorevolmente).

Ieri è scattato il D-day: prima lezione di minirugby in palestra.
"Com'è andata a rugby oggi?" chiedo io all'uscita di scuola.
"Benissimo. Sono stata in tre mischie, ho fatto 2 mete e il mister dice che sono bravissima nel placcaggio".
I love you, little crazy Princess.

Malvenuti al club

 
 I nuovi schiavi del lavoro stagionale sono italiani
Otto anni fa un’inchiesta giornalistica dell’Espresso portò alla luce delle cronache la situazione dei lavoratori stagionali in Puglia, nel Meridione agricolo d’Italia: tanti immigrati di molte nazionalità extracomunitarie e comunitarie erano sottoposti a turni lavoro massacranti che arrivavano alle 12-14 ore giornaliere, impiegati nella raccolta della frutta e della verdura per paghe misere di venti euro al giorno. 
Nel 2014 la situazione non è affatto cambiata, non fosse per la nazionalità dei lavoratori stagionali: a doversi accontentare di salari sempre più bassi, spesso in nero e con giornate di meteo avverso non pagate, ci sono anche moltissimi italiani disoccupati, che si appigliano al lavoro stagionale per mantenere le famiglie e riuscire a sopravvivere con paghe da schiavitù, che vanno ad affiancare l'intervento economico di genitori e nonni con pensioni dignitose.
I salari per il lavoro stagionale nella raccolta dei pomodori, delle pesche o delle olive, le principali coltivazioni della Puglia, si aggirano dai 20 euro per dodici ore di lavoro al giorno, a partire dall’alba, fino ai 40-45 euro giornalieri: tutto in nero, naturalmente, senza contributi e senza garanzie in caso di infortunio o malattia, né tantomeno copertura per le giornate di maltempo durante le quali non è possibile uscire nei campi a lavorare.
Ciò che emerge dalla nuova inchiesta è la varietà di persone che si trova a dover fare i conti con caporali e proprietari terrieri che li mettono a libro paga, ovviamente con stipendi miseri e spesso irregolari: ci sono laureati, ragionieri, geometri, commercianti, panettieri, muratori, tutti lasciati a casa e senza lavoro da una crisi economica che nel mondo dell’agricoltura ha fatto più danni del maltempo. I caporali garantiscono le paghe basse ai lavoratori stagionali e mantengono l’ordine tra gli “impiegati” tenendosi una percentuale dei guadagni del proprietario del terreno o del coltivatore: è a loro che si fa riferimento ed è a loro che si deve sottostare per ottenere il lavoro, nonostante sia poco pagato.
Uno degli intervistati dai giornalisti de L’Espresso non trattiene la vergogna: per lui tornare a lavorare la terra dopo anni nell’imprenditoria locale è stato un affronto, la campagna lo deprime e si sente come un conte decaduto, non perché il lavoro nei campi non sia nobile, ma per la parabola discendente che si è trovato a vivere. Non c’è pace tra gli ulivi, ma nemmeno tra i peschi e i pomodori: la rassegnazione alla necessità del misero guadagno pur di sopravvivere è il penoso risvolto di un Paese che ha perso totalmente il controllo sul mercato del lavoro.    
Scritto da Arianna Galati/ Yahoo Finanza

La mia signora V....con marito e figlia, ha cambiato casa. Si è trasferita in un bell'appartamento nel centro storico. Oltre al fatto che devo percorrere il doppio della strada (e del tempo) per raggiungerli, non c'è parcheggio. Che dite: mi hanno offerto di utilizzare, per lo stretto necessario, uno dei loro tre box? Oppure mi hanno detto di pagarmi il parcheggio (euro 2.90 all'ora) + pagarmi il biglietto dell'autobus dal parcheggio a casa loro, tanto mi danno ben 7 euro all'ora e ci sto' dentro? Ah dimenticavo, in nero ovviamente, cioè senza  malattie, infortuni, tredicesima, ferie pagate (neppure quando loro vanno in ferie, due mesi d'estate a Forte Dei Marmi)? 
Dopo averle dette queste cose, e ormai le sanno tutti, tagliamo la testa a Maria Antonietta o continuiamo a credere che lo farà lei di sua spontanea volontà?

Nuova copertina e ringraziamenti alla graficaliena


Dlin dlon: "S'informa la psicotica gentile clientela che ci segue, che da oggi il nostro e-book ha una nuova copertina e un nuovo titolo. Grazie di aver scelto la nostra clinica".

Ma soprattutto desideriamo ringraziare l'aliena ELISABETTA BRUSTIO, la fantastica grafica che ha realizzato questa nuova copertina.
Grazie del tuo lavoro e anche delle tue chiacchiere:-)
Se volete spiarla un po':


elisabettagrafica.blogspot.it

Almeno non devi pensare

Oggi sono andata dalla signora Cavagna (impiegata a 10 ore settimanali) e questo è il racconto con cui mi ha salutata: 
"Guarda, ieri in ufficio ho avuto una di quelle giornate… vai bene tu, sai? Non ti rendi conto della fortuna che hai. Il tuo è un lavoro faticoso, ma è facile e almeno non devi pensare a niente”.
Dunque…

1) se sono così fortunata perché preferisci pagarmi pur di non farlo tu, il mio lavoro? Ah, è solo perché non hai tempo (altrimenti moriresti dalla voglia di farlo), certo, certo…Allora se vuoi mi trombo anche tuo marito (sosia di Raul Bova), così ti risparmio anche quel tempo lì, sai? No?

2)Se pensi che fare la colf sia facile, poiché non bisogna pensare a niente (le colf sono notoriamente decerebrate) allora ti sottopongo alcune domandine a tema: secondo te, chi pensa invece? Quello della Microsoft che ha deciso che per spegnere windows devi premere start, forse pensava? E quello che ha deciso come mettere gli stop all’ incrocio tra via Garibaldi e via Diaz a Melzo, forse pensava? E l’architetto che ti ha fatto la casa a piramide rovesciata, forse pensava? E quello che ha inventato i pantaloni pinocchietto, forse pensava? E quello che ha dato 80 euro a tutti TRANNE a quelli che guadagnano MENO di 8.000 euro all' anno, forse pensava? Ma ndo’ cavolfiore stanno quelli che pensano, qualcuno me ne porta uno, tanto per stare da soli io, lui e una mazza da baseball?


Riciclo creativo #1

Cosa fare la domenica quando fuori piove e i bambini si annoiano?

1- Dormire tutto il giorno. Impossibile: i bambini di giorno sono allergici al letto.
2- Guardare la TV. Impossibile: al 25° cartone animato avrete voglia di scaraventare la televisione dalla finestra.
3- Creare giocattoli con il cartone. Decisamente la scelta migliore e anche la più divertente.

Guardate che meraviglia!


Le spiegazioni (in inglese) le trovate in questo sito QUI 


Il cercagrafico post

Volete avere l'onore di fare la nostra copertina gratis? Siete nel post-o giusto.

Cerchiamo un alieno che faccia la nuova copertina del nostro libro (quella attuale è un cesso), possibilmente un'illustrazione.

Pagamento metà in con-tanti ringraziamenti e metà in natura (un rametto di rosmarino e due foglie di basilico). Inoltre all'alieno prescelto concederemo l'onore di pubblicare il suo nome nella quarta di copertina.

Non lasciatevi sfuggire l'opportunità di inserire nel vostro curriculum la realizzazione della copertina di questo fantasmagorico best seller.


Con questo post partecipiamo al Link Party di Daniela (DecoRiciclo) che festeggia il secondo compliblog!

http://decoriciclo.blogspot.it/2015/01/iniziative-in-corso-linky-party-secondo.html



Guanti gioiello

E chi l’ha detto che i guanti di gomma non sono fashion?
Non di certo noi, che infatti li abbiamo messi anche sulla copertina del ns libro e su facebook!
Poi fai una cosa buona e giusta e subito arriva una cinese a copiartela...

La coreana Min-Ji Cho ha creato una collezione di gioielli fatta di materiali nobili come le perle e l’argento, abbinati alla gomma dei guanti che si usano per pulire. Voi che ne pensate? Indossereste mai questi gioielli?

Il sito ufficiale: Min-Ji Cho 





Buon Natale e felice 2015

Augurissimi alle nostre care lettrici e ai nostri cari lettori.

P.s.niente paura, passato il periodo da miele Ambrosoli, ritorneremo perfide come al solito.

Promozione


Per Natale stavate pensando di regalare a vostro marito la solita cravatta regimental ma lui ne ha già le cassettiere piene?  Oppure pensavate di regalare a vostra sorella il solito bagnoschiuma ma lei ha solo la doccia? Che culo, abbiamo appena messo in promozione il nostro libro cartaceo a €6,90 compresa la spedizione (volendo con dedica personalizzata, solo per Natale "a gratis" :-) ).
PS: il nostro libro è anche un'ottima ideona regalo per quei mariti che alle loro mogli regaleranno il Roomba.    

Per info scrivete a:
anarchicolfanonima@yahoo.com

Pazzi per la spesa

Care lettrici e cari lettori, oggi vi voglio parlare di un programma trasmesso su Real time: Pazzi per la spesa.

Si tratta di uno show che mostra delle persone vere che, raccogliendo centinaia/migliaia di coupon (buoni sconto) su prodotti da supermercato, riescono a fare la spesa spendendo NULLA o pochissimi dollari.
Lo show è americano.
Ed è assolutamente vero. Ve lo confermo appieno, perché quando abitavo negli USA anch'io a volte ho usato dei coupon.
Non subito però, perché io vengo dall'Italia… quindi geneticamente nata con il sospetto che qualcuno cerchi sempre di incularti.
Già, all'inizio della mia avventura americana io credevo che, sotto sti’ coupon, ci fosse la solita fregatura, tipo che ti fanno lo sconto di 1 dollaro sullo spazzolino da denti ma poi devi acquistare 27 dentifrici, o che ti regalano un etto di pancetta perché è scaduta una settimana fa, o che arrivi alla cassa e la cassiera ti dice che lo sconto è terminato ieri o… ventisette altre famose chiavate all'italiana che conosciamo tutti benissimo (e non fate gli offesi, che non bisogna offendersi, bisogna incazzarsi, understand?).
E INVECE NO!
E’ proprio tutto come si vede nello show.
Lo giuro sul mio ex marito americano (ahahahah), che all'inizio tormentavo per farmi spiegare come diavolo funzionasse il gioco e lui tutte le volte mi rispondeva sempre allo stesso modo: “Tu dai il coupon alla cassiera e hai il prodotto gratis” e poi dopo la centesima volta urlava sfinito: ”IT’S SIMPLE AND FREE”!
Azz… facile e gratis… anvedi, ma davero?
E così è stato. Sempre. Tutte le volte e ovunque abbia fatto questo gioco couponoso. Niente raggiri. Mai.
Funziona così:
1) nel quotidiano locale, la domenica prevalentemente, è inserito un catalogo (sì, 100 pagine, non 2 foglietti), con tutti i coupon da ritagliare e consegnare al supermercato che vuoi tu, con indicato lo sconto e la scadenza dell’offerta (sempre mooolto ampia), dei prodotti selezionati
2) in aggiunta, spesso i coupon sono pure raddoppiabili, significa che se avevi uno sconto, ad es. di 1 dollaro, ora diventa magicamente di 2
3) se questo non bastasse ancora, se nello stesso periodo il super che hai scelto fa, a sua volta, uno sconto sullo stesso prodotto, GLI SCONTI SI ACCUMULANO!! Sempre, in tutti i super, senza esclusioni. Sìììììììììììììììì, applausi!!!! (No, non c’è scritto dietro il coupon, in microscopico e con l’inchiostro simpatico: promozione non cumulabile… ho già controllato io, the Italian malfident)

Il risultato di questo sconto su sconto, è che ti ritrovi con i prodotti gratis.
E qualche super va addirittura oltre: se i tuoi coupon/sconti superano il prezzo dell’articolo scelto, ti danno un buono spesa con la differenza o, Udite UDite UDIte UDITe UDITE: ti danno INDIETRO I SOLDI della differenza!!!!!!!! Svenite pure.

Naturalmente più coupon hai e più articoli gratis hai.
Già, perché non troverete il cartello elettrificato e urlante: “Max 2 panettoni Lotta scontati (di ben 0,30 centesimi) a cliente”. No, non lo troverete, perché non ci sono limiti quantitativi, potete prenderne quanti cavolo ne volete. E se il super, per caso, non ha in quel momento tutti i 97 panettoni Lotta che volete, VE LI PROCURERA’ e vi avviserà quando arriveranno (max una settimana), o, se preferite voi, vi darà qualcosa di QUALITA’ SUPERIORE, ma allo stesso prezzo dello schifo di panettone Lotta che avevate scelto.

Certo raccogliere tanti coupon richiede del tempo. Infatti sono quasi tutte casalinghe che lo fanno. Ma direi che lavorare 20 ore settimanali (cioè un part-time lavorativo) per accumulare coupon in modo da fare una spesa settimanale di 600 dollari spendendone solo 1.35… io ci starei. (questo è uno dei casi visti in TV).
Praticamente è come guadagnare uno stipendio (italiano) doppio extra full-time, lavorando le ore di un part-time, e pure da casa.
Pensate al vantaggio di una mamma casalinga: di fatto è come se guadagnasse TANTI soldi, ma restando a casa e potendo così seguire i suoi bimbi senza il costo di una baby sitter o asilo, o il costo dei mezzi per andare al lavoro, o il costo del pranzo ingurgitato nella pausa pranzo o il costo del vedere il muso del capufficio.

Le couponiste serie, con questo metodo, si fanno dispense di svariate migliaia di dollari, spendendone un centesimo (ne ho vista una che aveva una dispensa da 10.000 dollari e ne aveva spesi solo 300!).

Naturalmente poi, quando gli articoli sono davvero troppi, le couponiste organizzano degli scambi e dei baratti tra di loro o tra amici.
Altri couponisti invece lo fanno per beneficenza, cioè donano i prodotti avuti gratis ad associazioni di gente bisognosa, enti, ecc…

Certo tutto questo succede in quel paese sempre più impoverito, con gli stipendi da 1.000 euro al mese (o all’anno se sei colf) e gli affitti da 700, pieno di disoccupati ed esodati, di aziende che chiudono e di cinquantenni in cassa dis-integrazione che è l’America.
Ah no…

E se provassimo anche noi la politica dei buoni sconto cumulabili? Magari si riuscirebbe a smuovere un pochino quest’economia inchiodata da anni, facendo, almeno sui prodotti di prima necessità, degli sconti frequenti, continuativi e IMPORTANTI (cioè dal 50% in su… lo sconto del 10% in USA non è considerato sconto, ma presa per il culo. Infatti non esiste) …


E’ un’idea soltanto ovviamente, di una come tante, che non ha alcun potere decisionale su nessuna economia. Ma almeno un’idea ce l’ha. E pure gratis!

Peppa Pig denunciata



EDIZIONE STRAORDINARIA:
Care lettrici e cari lettori, oggi su Virgilio abbiamo trovato questa notiziona su Peppa Pig:
"Guai giudiziari per Peppa Pig: denunciata da una donna italiana!
Peppa Pig è forse il cartone animato più amato dai bambini di oggi e sicuramente il più popolare, anche tra chi non ha pargoli. Ma non si può piacere a tutti, si sa, e così anche la porcellina rosa si è fatta dei nemici. Uno, in particolare, che risponde al nome di Gabriella Capra.
Risponde a questo nome una signora italiana che ha fatto causa a Peppa Pig, o meglio alla Astley, la casa di produzione, chiedendo un risarcimento di 100mila euro, che devolverà in beneficenza. La maialina vestita di rosso sembra tanto inoffensiva: cosa avrà mai fatto alla signora Capra?
Semplice: gli sceneggiatori del cartone animato hanno pensato bene di far venire in vacanza Peppa Pig e la sua famiglia nel nostro Paese, dove i Pig hanno fatto la conoscenza della famiglia Capra. In particolare di Gabriella Capra, che, come si immaginerà, è una capretta e che nel cartone porta in giro Peppa Pig per il paesino, accompagnandola anche ad acquistare souvenir e naturalmente a mangiare la pizza.

Niente di offensivo, dunque, ma la povera signora Capra, da quando la puntata è stata trasmessa, non ha più avuto pace, bersagliata da battute e prese in giro da parte di amici e colleghi. Certo, è facile apprezzare il sense of humour quando uno le battute le fa e non ne è oggetto, così dopo un po' la povera Gabriella Capra si è stancata e, supportata da una associazione di consumatori, ha intentato causa alla Astley per tutelare il suo nome in sede civile, chiedendo un risarcimento di 100mila euro da destinare ai bambini abbandonati. Basterà questo a far smettere gli amici e i colleghi, dunque persone adulte e non bambini, a prenderla in giro?
Non è certo la prima volta che qualcuno se la prende con Peppa Pig: solo qualche mese fa è spuntata su Facebook la pagina Muslims against Peppa Pig, dove un genitore ha attaccato il personaggio dei cartoni animati dopo aver scoperto che sua figlia avrebbe voluto diventare, da grande, proprio una maialina, animale impuro per i musulmani."

Anche noi abbiamo parlato della cara Peppa, e proprio dell'episodio delle vacanze in Italia!, in questo nostro precedente post, quindi ci sentiamo di dover avvisare la signora AnarchiColf e la signora AnoniMa: se intendete denunciarci per chiedere un risarcimento da 100mila euro beh... ahahahahahahahahahah (tradotto dall'originale in bergamasco:quando i truac, disimel anche a noter).




La casetta dei libri


Tramite il sito Parola di mamma sono venuta a conoscenza di questo luogo incantato: Cà di leber (casetta dei libri nel dialetto bergamasco). Una fiabesca casetta di legno in un paesino di circa 700 abitanti chiamato Songavazzo (BG), inaugurata nel 2011. Incredibile, abito in provincia di Bergamo e non lo sapevo! Una bellissima iniziativa per niente pubblicizzata (si vede che non fa audience: di solito si pubblicizza solo la visita del rin-tronista o della velina o di Peppa Pig al centro commerciale...) È una piccola baita piena di libri, senza regolamento o orario d’apertura, quindi aperta giorno e notte, dove chiunque può entrare gratuitamente per leggersi un libro oppure può portarselo a casa e leggerlo con calma. Di notte bisogna portare una torcia perché la casetta non è fornita di elettricità. Sarebbe buona norma però lasciare a nostra volta un libro, per contribuire alla crescita dei volumi presenti. Nella zona esterna ci sono delle panchine, dove si può leggere in mezzo alla natura e dove si gode di una bellissima vista panoramica. E, strano ma vero, per il momento nessun atto di vandalismo.

Ho deciso di fare un po’ di ricerche su internet (a Sherlock Holmes gli faccio un baffo) e ho scoperto che, visto il successo di Songavazzo, sono state inaugurate il mese scorso altre 12 casette per lo scambio di libri nel territorio della Val Seriana. Anche stavolta però non ne sapevo nulla... E qui mi sorge spontanea la domanda: sono io che vivo in un’altra dimensione, completamente fuori dal mondo, ed è per questo che non sono aggiornata sulle novità, oppure iniziative di questo genere non sono pubblicizzate a sufficienza? È vero che ormai non guardo quasi più i telegiornali, ma solo cartoonito, rai gulp e rai yoyo... È vero che non faccio conversazione con i miei colleghi di lavoro (che sono i water e i bidet, la spiegazione in quest’altro POST), però parlo con le amiche e anche loro non lo sapevano. Solo il fatto che ci siano ancora delle persone che leggono libri dovrebbe già fare notizia! Il fatto poi che i libri non spariscano per essere rivenduti al libraccio ancora di più...

Spero a breve di visitare una di queste casette per dirvi qualcosa in più. Porterò con me l’altra colf anarchica e lasceremo in dono, tra gli altri, anche il nostro libro.

Comunicazione importante per i vandali: se proprio dovete rubare un libro, per favore rubate il nostro, fatelo per la nostra autostima...

Extreme Ironing


Avete presente quando vostro marito vi strarompe che vuole stirare lui le vostre camicette? Ehm... no, non l'avete presente. Allora vi suggerisco fortemente di proporgli l'extreme ironing: siccome trattasi di megacazzata, sicuramente la proverà (se poi lo filmate ditemelo: organizzo un LOLday su you tube, tra amiche:-).            

L’extreme ironing è uno sport estremo inventato nel 1997 da Phil Shaw che, non volendo rinunciare ad andare a scalare per via della quantità di roba da stirare, decise di prendere due piccioni con una fava e di fare tutte e due le cose insieme. 

Questo sport consiste nel portare l’asse da stiro in posti assurdi e stirare alcuni capi di vestiario. Chi pratica questo sport lo definisce come “il più nuovo degli sport rischiosi, che combina il brivido di un’attività estrema all’aria aperta,  alla soddisfazione di una camicia senza grinze”.

Stirare sopra una tavola da surf, o mentre si scala una montagna, o mentre ci si butta col paracadute oppure appesi a un albero, sono soltanto alcuni modi per praticare quest’attività, basta usare l’immaginazione.

Beh, lasciatemi dire come la penso: trovo che sia già abbastanza estremo dover stirare quando fa caldo!!! Però, se dovessero inventare una corsa a ostacoli, mentre si passa l’aspirapolvere e con un bambino in braccio, credo sarei già abbastanza allenata. 

Ammirate le imprese degli sportivi in queste fotografie. Come potete notare, è uno sport praticato quasi esclusivamente da uomini. Per le donne, essendo di natura multi-multi-multi-tasking, non è uno sport, ma la loro quotidianità.  

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I padroni poveri 1 e 2.

Nella mia carriera colfistica ho imparato che i “padroni” delle colf si suddividono in due grandi categorie:

1) I padroni poveri1
2) I padroni poveri2.

Padroni ricchi? Non pervenuti.
Vi sembra strano? Diffidenti…                                                                                                                             
I padroni poveri1 sono di solito gli anziani che in un anno di pensione prendono quello che un politico italiano onesto (guai a chi fa battute) prende in una settimana, o i giovani con la pensione di invalidità per malattie croniche (cifre simili).
Hanno la colf perché fisicamente non riescono a svolgere i, pesanti, lavori domestici. Siccome la colf gli serve per necessità, la spesa è a loro carico.
Ovviamente questi padroni ti pagano l’importo pattuito, e alla data pattuita, senza errori. E, dopo che ti hanno pagato, ti dicono grazie almeno 27 volte.
E naturalmente passano il tempo ad offrirti i caffè, le coca cola, le aranciate o i succhi… gli stessi che bevono loro… e li bevono insieme a te, che “Se ti fermi 5 minuti non cade il mondo”. Se poi fanno i biscotti in casa, non azzardarti a non accettare il sacchetto da portar via per farli assaggiare a tua figlia, che sanno che tra due giorni esatti, alle 16.23, compirà 7 anni.
Generalmente i padroni poveri1 vivono nei trilocali da 60 mq, del 1963, senza ascensore né box (che tanto pure l’auto non ce l’hanno).
Da questi padroni, quando loro non sono in casa, mi fa piacere fermarmi anche mezz'ora in più (non pagata, economicamente parlando).

I padroni poveri2 sono gli industriali, gli ereditieri, i gioiellieri e i politici.
Hanno la colf perché non riescono da soli a chiudere il baule delle obbligazioni dei diamanti sudafricani. Siccome la colf non gli serve propriamente per necessità, la spesa la scaricano nel 740 della dittarella.
Ovviamente questi padroni ti chiedono di abbassare di uno o due euro il tuo normale importo orario visto che c’è crisi, e, alla data pattuita, si dimenticheranno di prelevare al bancomat.
E naturalmente passano il tempo a dirti che puoi buttare via i pasticcini fatti a mano da Vissani, che è una settimana che sono sul tavolo e ormai sono ammuffiti, se hai sete prendi pure l’acqua con la bottiglia rosa (loro bevono da quella azzurra) e tua figlia… perché hai una figlia?
Generalmente i padroni poveri2 vivono negli attici da 570 mq nel centro storico della città, con vista sui colli.
Ma non sono ricchi. No. Non bisogna farsi ingannare l’occhio dalle apparenze, suvvia.
Sono fortunati.
Ad esempio ti diranno che l’attico non l’hanno comperato con i loro soldi. L’attico era della zia Isabella Sofia delle Asturzie che, non avendo figli, alla sua dipartita l’ha lasciato in eredità proprio a loro. Ma non era ricca neanche lei. No no. Faceva la bidella alle scuole elementari di Pinerolo e, non essendo sposata, ha risparmiato tanto tanto, da comprarsi un attico a 730 km di distanza (quindi fate attenzione bidelli di Pinerolo, perché un giorno che mi gira male vi mando la Finanza).
Lo chalet a Gstaad invece ti diranno che l’hanno vinto con i punti dei dadi Star, che la bisnonna Azzurrina Elisabetta d’Aragogna raccoglieva di nascosto, mentre faceva la mondina a Tunisi.
E la Rolls Royce in garage? Che culo, era l’ultima che aveva il concessionario perciò era scontatissima, hanno solo dovuto metterci contro il cric della vecchia auto e il triciclo della figliola, ormai cresciuta.
Da questi padroni, quando loro sono in partenza per le Seychelles, mi fa piacere avere all'improvviso un terribile dolore intestinale che mi costringe ad andare subito a casa senza poterli aiutare nella preparazione delle 19 valigie, dopo aver intascato la paga, che solo per stavolta è in anticipo dato che poi staranno via due mesi, calcolata sulla riduzione di due euro orarie voluta da loro, aumentata precedentemente di 4 euro orarie volute da me.

Sì, lo so che con queste piccole ripicche non andrò lo stesso tanto lontano… ma neanche loro, se gli nascondo bene i passaporti.